Page 36 - Guida Pompei 12 - Tracce di vita intorno al denaro
P. 36
Casa di Cecilio Giocondo
Durante gli scavi condotti nel 1875 nella casa del “banchiere” Lucio Cecilio Gio
condo il rinvenimento di una serie di tavolette cerate ha fornito una documentazione
eccezionale sull’uso del credito in alcuni casi di transazioni e di attività economiche.
Le tavolette cerate erano un supporto scrittorio comune nel mondo antico: su una tavolet
ta rettangolare rivestita di cera si incideva con uno strumento a punta (lo stilus) il testo, a
seconda della lunghezza del documento, potevano essere adoperate più tavolette che
venivano legate insieme. Gli effetti devastanti dell’eruzione del Vesuvio hanno carboniz
zato le tavolette consentendo, anche se con notevole difficoltà di decifrazione, la lettura.
Sono stati recuperati 153 documenti che attestano le ricevute (apochae) rilasciate
davanti a testimoni a Giocondo per le somme da lui anticipate a compratori nelle
vendite all’incanto o a privati cittadini in piccole transazioni. Nelle ricevute vengono
indicati il nome del venditore, in un caso anche del compratore, talvolta l’oggetto
della vendita, i nomi dei testimoni e la somma versata dal “banchiere”. Si tratta
perlopiù di cifre modeste, talvolta poche centinaia di sesterzi (la più alta in assoluto
è di 38000 sesterzi), a conferma che i cittadini che usufruivano di questo servizio
appartenevano al ceto medio, commercianti o proprietari terrieri di medio calibro.
L’IMPIEGO DEI CAPITALI
CIL IV 3340, X
_ _ _ _
hs n(ummum) XXXV
MMMLXXVIIII
quae pecunia in sti
pulatum L.Caecili
Iucundi venit
ob auctione(m) M.Lucre
ti Leri [mer]cede
quinquagesima minu[s]
36

