Page 73 - Guida Pompei 12 - Tracce di vita intorno al denaro
P. 73
bronzo, del valore complessivo pari a circa 585 sesterzi, forse l’incasso di più
giorni di attività della bottega. Sempre dallo stesso termopolio, oltre ad alcu
ni rinvenimenti sporadici venuti alla luce durante la prima fase dell’indagine
archeologica del 1912 e ad altri recuperi effettuati in ambienti diversi della
casa o del retrobottega, provengono altri piccoli interessanti gruppi di monete,
sempre in bronzo, rinvenuti sia negli altri dolia che sul banco di vendita che,
non essendo dissimili per entità da quelli recuperati in altre attività di ristoro
dello stesso tipo, rappresentano molto probabilmente gli incassi giornalieri.
Il cospicuo ripostiglio formato unicamente da moneta corrente consente di
fare alcune riflessioni, anche se parziali, sulla circolazione della valuta in
bronzo a Pompei nel 79 d.C.: il nominale più adoperato risulta essere l’asse
(il 63,3% del totale), le serie attestate da un numero maggiore di esemplari
sono quelle di età flavia (47,59%), cronologicamente più vicine alla data
dell’eruzione, seguono quelle emesse dai giulio–claudi (42,09%) e da quelle
di Galba (7,58%), presenti comunque anche se in percentuale estremamente
ridotta, sia le monete più antiche emesse da zecche greche (0,14%) che
quelle repubblicane (1,59%).
11
di
fiG. 46 - termoPolio vetuzio Placido. Il banco di vendita con, alle spalle, il larario. © SSBAPES.
73

