Page 67 - Guida Pompei 12 - Tracce di vita intorno al denaro
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COMMENTO


            L’iscrizione è scritta da una donna caduta in difficoltà finanziarie, costretta a
            separarsi dal suo bene, un paio di orecchini, per darlo in pegno a un’usura ­
            ia, Faustilla, a garanzia di un prestito. Dalla valutazione del bene pari a due
            denari, ossia 32 assi, Faustilla ha trattenuto per sé come aggio un asse, cor ­
            rispondente a un trentesimo della somma arrotondata, consegnando di fatto
            31 assi alla pignorante. Il saggio d’interesse mensile per il pegno è quindi
            pari al 3,3 %, concorrenziale tuttavia rispetto al 3,75 %, equivalente al 45%
            annuo concesso dalla stessa Faustilla ad altri (cfr. CIL IV 4528).
            Da notare che, come ci insegna un altro graffito posto nella stessa stanza
            (CIL IV 8204), già qualche giorno prima, il quattro luglio, un mantello con
            relativo cappuccio aveva dovuto prendere l’amara via di Faustilla, donna
            ben nota a Pompei come praticante il prestito ad usura, ma con nomi e
            spoglie diverse conosciuta in ogni tempo e paese come la figura di chi,
            speculando sulle esigenze e sui bisogni altrui, riesce a lucrare iperbolici
            interessi e che evidentemente svolgeva nella Pompei del I sec. d.C. la stessa
            funzione svolta dai moderni “Monti di Pietà”.
























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            fiG. 43 - naPoli, muSeo   archeoloGico nazionale. Orecchini rinvenuti in un cofanetto assieme a un gruzzolo
            di monete nella Casa del Menandro a Pompei. Inv. 145483; Inv. 145484. © SBAN.


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