Page 14 - Guida Pompei 12 - Tracce di vita intorno al denaro
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Ingresso di Porta Marina
L’AMORE MERCENARIO
CIL IV 1751
Si quis hic sederit
legat hoc ante omnia
Si qui futuere volet
Atticen quaerat A. XVI
Chi qui si siede legga ciò prima di ogni altra cosa:
Chi ha voglia di fare l’amore chieda di Attica; costa sedici assi.
COMMENTO
A chi giungeva dal porto a Pompei attraverso l’erta rampa della via Marina un se
dile, posto accanto alla porta, offriva un attimo di sosta prima dell’ingresso in città.
È qui che una donna dall’esotico nome greco fa le sue esplicite profferte al viandan
te, magari appena reduce da una lunga navigazione: “Se mi vuoi, chiedi di me e
con sedici assi potrai gustare raffinati piaceri d’amore”.
Tantissime sono le iscrizioni pompeiane che ricordano i prezzi per prestazioni d’amore di
vario tipo: si va da un solo asse ai sedici assi per incontri con donne di maggior raffinatez
za, sovente con nomi di origine orientale. Generalmente tuttavia il prezzo delle prestazioni
si attestava tra i due e i quattro assi, somme cioè veramente alla portata di tutte le borse,
equivalenti circa a un buon bicchiere di vino o ad una pagnotta. Tali “generi di prima ne
cessità” erano di fatto calmierati perché fossero accessibili anche ai meno abbienti, schiavi
e popolo minuto, in modo che venissero tenute calme tali consistenti turbe di individui. Ov
viamente, così come a tavola per i cibi, esistevano anche donne che non si offrivano per
strada, quali le “puellae” cantate dai poeti elegiaci, i cui costi risultavano ben più elevati.
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